La cintura è il must della primavera 2006

Le cinture sono l’accessorio cult che fa la differenza. Torna di moda una donna ispirata alla Audrey Hepburn di ‘Vacanze Romane’

Parigi, 12 dicembre 2005 – Ogni stagione ha i suoi must, pronti a diventare dei veri e propri simboli, fondamentali per essere alla moda.

Nella primavera estate 2006 a tornare di moda video porno è il vitino a vespa e, per esaltarlo ancora di più, le cinture sono l’ accessorio cult che fa la differenza. Lo rileva ‘Le Journal du dimanche’ che ne propone stili e tendenze. Così il creatore italiano Stefano Pilati, per Yves Saint Laurent, lancia un gusto ultrafemminile: abiti aderenti al corpo di una donna che oscilla su tacchi a spillo molto alti. L’ ispirazione gli viene dalle dive degli anni ’50 e ’60, da Grace Kelly a Brigitte Bardot, che avevano adottato la cintura molto alta, a stringere la vita, per sottolinearne la finezza e quindi la femminilita’.

Erano quelli gli anni dello splendore della moda e di Parigi, capitaledel gusto grazie al ”New Look” di Dior. La donna femminile, morbida: il seno e la vita sottile messi in risalto da corsetti e cinture strettissime, una lei sofisticata, bella, curata. Oggi, dopo anni di pantaloni a vita bassa e magliette videos xxx sopra l’ ombelico, tornano camicette striminzite, twin-set, mantelline e giacche.

Un po’ sono i modelli stessi che ne riprendono la forma, un po’ sono gli accessori a rendere evidente questo dettaglio. Primo fra tutti: la cintura. Lo stile ”glamour” con la cintura in cuoio molto larga, in coccodrillo, colorata o leopardata come quella di Oscar de la Renta, o condei grossi buchi rotondi o quadrati, come quella di Chloe’. Anche Louis Vuitton lancia la sua larga cintura smoking in cuoio chiusa sulla schiena. Una cintura importante e vistosa e’ una delle tendenze cardine della prossima stagione. Marc Jacob, invece, imprigiona abiti emantelli sotto semplicissime cinture sottili e sofisticate. Linee piu’ ”chic” sono anche quelle di Prada, che sottolinea la vita con cinture classiche, in cuoio, e quelle di Ralph Lauren che evocano l’eleganza californiana. La donna Hermes è ”splendida” nella sua cintura semplice o a doppio giro chiusa con un fermaglio. Una larga cintura di cuoio ornata sul davanti con due bande con arieti e garofani è la scelta, secondo il quotidiano, ”rock”, propostada Michael Kors.

Un’idea che viene dal mondo dei cavalli e’ invece quella della cintura proposta da Miu Miu e porno gratis e megasesso da Moschino. Il ritorno del foulard in vita e’ lo stile di Dries Van Noten che contiene le sue mantelle e le sue larghe gonne con nastro di raso ricamato. Lanvin trae la sua ispirazione da Audrey Hepburn stringendo dei nodi su abiti stile ”vacanze romane”.

Chanel coi suoi tradizionali girovita di perle, pietre incastonate e catene in metallo e’ simbolo dell’eleganza lussuosa ed e’ anchel’artefice di questa tendenza delle ”cinture ornamento”. Le cinture di Karl Lagerfeld si posizionano al di sopra delle anche ma non strozzano la vita. In versione piu’ elegante i buchi delle cinghie di Valentino sono in legno, in bronzo, con gli strass o ancora in lacca,smalto, perla. La greca Sophia Kokosalaki disegna sulle sue cinture dei samurai mentre Versace orna il suo celebre logo con borchieche brillano come gioielli. Piu’ fantasiose maduras xxx le cinture di Jean Paul Gautier che ornano la vita con lastre di bachelite con motivi cinesi ocon un intreccio d’acciaio.

il 25% degli italiani programma le vacanze nelle agenzie

Roma, 6 dic. (Adnkronos) – E’ sostanzialmente stabile la percentuale di italiani, il 25%, che si rivolgono alle agenzie di viaggio per la programmazione delle proprie vacanze, ma sono cambiate le scelte: nel 1990 il 50% dei pacchetti venduti apparteneva ai primi 15 tour operator italiani, oggi da soli i primi tre gruppi raggiungono la stessa cifra. Questo e’ quanto emerge da uno studio presentato alla convention dal gruppo Le Marmotte, il franchising del turismo italiano, da Magda Antonioli, responsabile del Master di Economia dell’Universita’ Bocconi.

Quando la disintossicazione fa la moda

Dopo le note vicende sugli ‘eccessi’ dei vip anche la moda cavalca il tema: nasce il nuovo marchio Imatra che porta lo stesso nome della più celebre clinica di disintossicazione del mondo.

Milano, 13 dicembre 2005 – Ormai disintossicarsi nelle cliniche è diventato un must, anzi, una vera e propria moda.

C’era da aspettarselo che, dopo le note vicende di noti ricchi ricoverati in note cliniche per noti eccessi, qualcuno nella moda cavalcasse il tema: e lo fa il gruppo Gilmar della famiglia Gerani, lanciando anche nell’ abbigliamento il marchio Imatra, pubblicizzato dalla simpatia di ValentinoRossi.

Non ci sarebbe niente di strano, tanto più che il brand è già perfino diventato una linea di occhiali, realizzati da Safilo e interpretati dallo stesso campione delle due ruote, se non fosse che il marchio ‘ Imatra R.C.Inc’ sta proprio per Imatra Rehabilitation Clinic, ovvero la famosa ma alquanto misteriosa organizzazione ‘psico-sanitaria’ fondata 40 anni fa dal dottor Bernie Rhodes per curare gli ‘eccessi’ dei ricchi.

Si erano fatte parecchie chiacchiere sulle fantomatiche cliniche Imatra che, secondo alcuni, apparterrebbero più che altro al genere ‘leggenda metropolitana’. Ma il gruppo Gilmar prende invece sul serio la storia di Imatra Rehabilitation Clinic e, nel rendere noto l’accordo di licenza, ieri, ha anche spiegato che è stata fondata da Rhodes nel 1965 a Tampere, in Finlandia, e successivamente è stata trasferita nella lussuosa sede di Savane River, in Tasmania. Imatra – spiegano sempre da Gilmar – è un luogo misterioso e costosissimo che si dice sia divenuto ‘una sorta di setta segreta della riabilitazione psico-fisica, acquisendo fama e notorietà tra vip,soprattutto campioni sportivi, rockstar ma anche capi di Stato, cui è capitato talvolta di esagerare’.

Che cosa c’entri questo con l’abbigliamento street-style, per di piu’ prodotto da un’azienda romagnola di robuste tradizioni familiari e interpretato da un sano campione pesarese come Valentino Rossi, non è dato capire. Stranezze della moda: comunque il gruppo Gilmar, come gia’ Safilo per gli occhiali, ha avuto l’occasione di lanciare una nuova griffe usufruendo dell’immagine accattivante di Valentino Rossi, e non se l’è lasciata sfuggire. Si dice perfino che il campione di motociclismo (che per tre anni mettera’ la sua facciaa servizio della linea Imatra) sia tra i proprietari del marchio, ma è solo un si dice. Certo è che si tratta, più che altro, di una abile e perfino spregiudicata operazione di marketing, che strizza l’ occhio ai recenti casi di cronaca vip, da Kate Moss a Lapo Elkann,entrambi ricoverati per un breve periodo in un’altra nota clinica Usa. Per gestire l’operazione Imatra, è nata una apposita società, Diffusione Abbigliamento, controllata da Gilmar e partecipata dai proprietari del marchio (no comment su chi siano: ”partner finanziari che hanno investito sul marchio Imatra” dice Fabio Giombini, ad diGilmar).

La collezione d’esordio (quella per l’autunno inverno 2006-2007) sarà presentata da Valentino Rossi in anteprima a Pitti Uomo, il prossimo 13 gennaio, quindi verrà distribuita in 150 negozi, con l’obiettivo di fatturare 5 milioni di euro con la prima stagione e con lasperanza di veder rapidamente crescere le cifre, grazie a un ‘prodotto trasversale e contemporaneo’ che dovrebbe conquistare i giovani,ma non solo.